Riportiamo di seguito l’articolo dedicato all’evoluzione di F.IRE in Società Benefit pubblicato il 3 maggio 2024:
IL SOLE 24 ORE: “F.IRE DIVENTA BENEFIT PER FARE FORMAZIONE D’IMPATTO”
di Raoul de Forcade
“Il profitto è essenziale per fare impresa ma è altrettanto indispensabile pensare al bene comune, in un momento storico in cui l’ambiente e i rapporti sociali stanno collassando”. Sono le parole con cui Pietro Jacassi, patron di F.IRE (ente privato di formazione professionale, nato nel 2000 e accreditato dalla Regione Liguria), spiega i motivi per cui ha deciso di portare l’azienda a diventare società benefit, fra le prima in Italia nel settore della formazione.
Il processo si è concluso l’11 marzo scorso, grazie a una serie di modifiche statutarie accolte dall’impresa. Le società benefit, come noto, estendono il proprio oggetto sociale a obiettivi orientati ad avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, che integrano gli obiettivi di profitto.
Lo scopo di F.IRE, chiarisce Jacassi, è “di sviluppare formazione che contrasti la disoccupazione e aiuti le persone ad avere una sempre migliore soddisfazione nel mondo lavorativo nonché di far crescere e promuovere una nuova cultura aziendale, orientata alla sostenibilità ambientale e sociale e non solo al prodotto. F.IRE, peraltro, è società di formazione e, come tale, sente anco di più il bisogno di un approccio etico e consapevole nel proporre i propri servizi.
Ma il percorso di sostenibilità dell’impresa non si ferma. Qui “Ci eravamo dati questo obiettivo – sottolinea Jacassi – e l’abbiamo raggiunto. Questo, però, è solo il primo passo di un percorso verso ciò in cui crediamo. Miriamo alla certificazione di parità di genere e, in modo ancora più specifico, alla certificazione B Corp”.
Jacassi, oltre a essere proprietario dell’aziende, metta sul piatto la sua esperienza quarantennale di manager e imprenditore, prendendo su di sé la responsabilità del progetto benefit, di cui illustra gli obiettivi no profit.
“Abbiamo aggiunto all’oggetto sociale di F.IRE una serie di target. Il primo riguarda l’attenzione al benessere dei nostri dipendenti, con particolare riferimento all’equilibrio tra vita privata e lavorativa, salute e sicurezza economica. Poi, puntiamo sull’ideazione e l’erogazione di formazione mirata alla riduzione della disoccupazione conseguente alla carenza di competenze professionali specifiche, in coerenza con l’Agenda 2030. Ma anche sulla formazione continua per i lavoratori, che è considerata un investimento indispensabile per la crescita e il successo, a lungo termine, di ogni azienda: l’obiettivo è fornire alle persone gli strumenti necessari per adattarsi ed evolvere in un ambiente professionale in continuo cambiamento. E, ancora, faremo formazione per la promozione di una
nuova cultura aziendale, orientata, come accennavo, alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance e non esclusivamente mirante al profitto. Infine, puntiamo sulla promozione e diffusione di modelli e sistemi economici orientati a uno sviluppo sostenibile, quali, appunto, la forma giuridica di società benefit”.